Le api, esseri viventi fondamentali per la biodiversità, la cui sopravvivenza oramai da anni è minacciata da svariati fattori come ad esempio l’uso di prodotti chimici per l’agricoltura, la perdita di habitat per nidificare, ma anche la diffusione di monocolture e la conseguente perdita rispetto a tutti questi e altri fattori di risorse alimentari, hanno bisogno di una migliore qualità ambientale per ripopolarsi.
A tal proposito la reintroduzione di pratiche agricole come la rotazione delle colture e la coltivazione di fiori per loro attraenti nelle aree verdi, le aiuterebbe a recuperare le risorse necessarie a sopravvivere.
È proprio su questo concetto che si basa l’idea di due giovani sommelier, Ilaria Lorini e Stefano Clemente, appassionati di gin e di sostenibilità, di creare un prodotto in linea con il fabbisogno di questa specie, contribuendo così alla sopravvivenza e alla salvaguardia di questi piccoli ma grandi insetti.
Noi abbiamo condiviso questa idea, ci è piaciuta e l’abbiamo portata in Costiera Amalfitana.
Ma qual è il progetto di Ilaria e Stefano?
Visionair Gin è un London Dry Gin di derivazione toscana, realizzato a partire da botaniche selezionate tra erbe aromatiche e fiori tutti amici delle api, piantati e coltivati da loro, e messo all’interno di una bottiglia riutilizzabile al fine di causare un minor impatto sull’ambiente. Il packaging infatti non è altro che una borraccia in acciaio inox riutilizzabile, ecosostenibile che oltretutto mantiene il caldo e il freddo per 12 ore.
Visionair Gin è un gin che, oltre ad essere fatto molto bene, può essere bevuto sia liscio sia in miscelazione, e l’aspetto più bello è proprio il fatto di avere alle spalle un’idea sana e una passione per la vita dell’intero ecosistema.
Foto: Brigida Mannara