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CENNI STORICI- Nella storia del calcio italiano, il sud America ha, da sempre, scritto pagine colme di significato. Innumerevoli infatti sono stati i campioni transitati per il Bel Paese, seguendo le orme di autentiche icone del passato. Ci troviamo a Buenos Aires, capitale dell’Argentina, soprannominata “La Regina del Plata” o, in alternativa, “La Parigi del Sudamerica” nota anche con l’abbreviativo “Baires”. Oltre ad essere la città più popolosa del Paese, risulta essere anche una delle più grandi metropoli sudamericane, la terza dell’America Latina, la seconda dell’emisfero australe dopo San Paolo e la ventiduesima città più popolosa del mondo, nonché sede di uno dei maggiori porti del continente. L’area metropolitana, nota con il nome di Grande Buenos Aires, conta circa 14 milioni di persone, mentre l’intera provincia raggiunge i 17 milioni di abitanti, il che la rende la quarta città più popolosa del continente americano, dopo San Paolo, Città del Messico e New York.

IL PROTAGONISTA- Cenni storici questi doverosi per inquadrare il protagonista odierno, Marco Pellegrino. Classe 2002 è un roccioso difensore argentino, a credere nelle sue doti, la scorsa estate, lo stato maggiore rossonero guidato dal duo Furlani-Moncada, con il chiaro intento di completare la batteria di centrali difensivi a disposizione dell’allora tecnico Stefano Pioli, seguendo l’inequivocabile diktat societario: giovani, talentuosi e futuribili.

LA CARRIERA- Marco Pellegrino nasce nel settore giovanile della Platense. Una lunga trafila la sua nel club militante nella Primera Division Argentina, tanto che i primi calci si segnalano alla tenera età di otto anni. La naturale conseguenza è il primo contratto professionistico della sua carriera, stipulato nel Novembre del 2021, accordo con validità triennale, sino al 31 Dicembre 2024, con annessa promozione in prima squadra. L’exploit è databile 14 Marzo 2023, giorno nel quale Marco fa il suo debutto in un match di Primera Division, contro il Velez Sarsfield, per poi conquistare una titolarità indiscussa, culminante, il 30 Luglio del medesimo anno, nella prima rete tra i professionisti, andando a bersaglio contro il Gimnasia La Plata.

L’ITALIA NEL DESTINO- Il 22 Agosto la scintilla, il trasferimento, a titolo definitivo, probabilmente inaspettato al Milan, per la modica cifra di 3 milioni di euro (più 2,5 di bonus), corrispettivo versato per l’appunto nelle casse del club argentino, con relativo contratto quinquennale con il club di via Aldo Rossi. L’esordio però non è dei migliori, complice il 2-2 della squadra di Stefano Pioli al Diego Armando Maradona di Napoli, rossoneri in vantaggio 0-2, agguantati dai partenopei per mezzo delle reti di Matteo Politano (su errore proprio di MP) e Giacomo Raspadori, cui fa seguito, nello stesso match, un serio infortunio che lo tiene lontano dai campi per tre lunghi mesi. Al netto di questa parentesi però, lo spazio, per Marco, è particolarmente esiguo, aspetto questo che, ovviamente, non giova al suo percorso di crescita. Motivo per cui, la scelta più logica, avallata dal club rossonero, è stata quella di farsi le ossa altrove, in Campania e precisamente alla Salernitana, invischiata però in una disperata corsa salvezza. Sono dieci le apparizioni con la maglia granata, culminate con la retrocessione per il club del presidente Iervolino.

BAMBINO PRODIGIO- Difensore centrale sì, ma anche tennista degno di nota. Proprio così, perché l’avventura sportiva di Marco inizia non con il mondo pallonaro, bensì con il tennis, proprio nella polisportiva della Platense. Fan incallito di Juan Martìn Del Potro, in tenera età viene segnalato dall’associazione argentina come “bambino prodigio”, nonché una delle più grandi promesse dello sport, il tutto confermato dal fatto che il classe 2002, ha sempre disputato match con ragazzi di categorie superiori, alla luce del suo indubbio talento. A 14 anni però la decisione definitiva, quella di legarsi indissolubilmente al mondo pallonaro. Queste le sue parole, a riguardo, ad un noto portale argentino:

Amo il tennis, ma con il calcio ho sempre avuto una passione diversa, viscerale. Quando ho iniziato ad allenarmi tutta la settimana, tre o quattro giorni li dedicavo parallelamente anche al tennis, ma, con il passare del tempo, è diventato impossibile per me coprire tutti gli orari e non ci ho pensato due volte, tuffandomi nel mondo pallonaro”.

RUMORS DI MERCATO- Asse Argentina-Italia particolarmente infuocato dicevamo, tanto che, secondo gli ultimi rumors di mercato, l’argentino, sarebbe vicino ad un ritorno in patria, dovrebbe infatti trasferirsi in prestito secco per una stagione all’Independiente, lasciando temporaneamente il nuovo Milan di Paulo Fonseca.

Non sappiamo ovviamente dove la vita professionale condurrà l’argentino, ma se il Milan ti chiama, qualcosa, in te, avrà intravisto.

In bocca al lupo Marco per il prosieguo della tua carriera.

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