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EXCURSUS- Il nostro viaggio questa volta affonda le radici nella lingua italiana, motivo per il quale focalizziamo l’attenzione su un termine in particolare, quello di locomotiva. La locomotiva è un veicolo ferroviario munito di motore e di cabina di guida che viene usato, nel trasporto ferroviario, per la trazione di un convoglio su un binario. I più, disorientati, si chiederanno lecitamente il perché di questo excursus linguistico. La risposta a tale quesito è immediata, in quanto, calcisticamente parlando, possiamo associare a questo sostantivo, un ragazzo, Domagoj Bradaric.

UN PO’ DI STORIA- Domagoj Bradaric nasce a Spàlato (Split), il 10 Dicembre 1999, città questa colma di storia e cultura, tanto da essere considerata, per estensione, la seconda della Croazia, nonché capoluogo della regione spalatino-dalmata e che consta, secondo il censimento del 2011, 178.192 abitanti. Celebre per il Palazzo di Diocleziano, la porta Aurea e la Cattedrale di San Doimo con il suo campanile, notevoli e da segnalare sono le rovine romane dell’acquedotto di Diocleziano. Il complesso storico di Spàlato con il Palazzo di Diocleziano è stato inoltre inserito nella lista dell’UNESCO.

I PRIMI PASSI- Domagoj nasce come terzino sinistro ma, nel corso della sua carriera, avanza decisamente il proprio raggio d’azione, con il chiaro intento di sfruttare la sua dote migliore, una innata abilità nelle incursioni offensive che si somma ad una balistica che lo pone su di un piano decisamente rilevante e degno di nota. Considerato tra i giovani più promettenti della sua generazione, Domagoj nel 2020, è stato peraltro inserito nella UEFA’S 50 TOP TALENTS, segno evidente questo delle potenzialità del nostro protagonista. Si forma calcisticamente nelle giovanili dell’Hajduk Spàlato, esordendo in prima squadra il 15 Settembre 2018, subentrando in luogo di Steliano Filip, nel match di campionato, poi vinto per 3-1, contro il Rudès. Il 9 luglio 2019 disputa, da capitano, la partita di andata del turno preliminare di Europa League contro il Gżira Utd, società calcistica maltese. A Domagoj era bastato un anno per affermarsi, tanto da non passare inosservato agli addetti ai lavori. Il naturale epilogo? Il tanto agognato trasferimento.

LA SVOLTA- Il 19 Luglio 2019 infatti è il Lille a farsi avanti, formulando un’offerta golosa per il club croato pari a 6.500.000 milioni di euro, cifra alla quale chiaramente l’Hajduk non può opporsi. In Ligue 1 ci resta tre anni, il computo finale recita 59 apparizioni condite da una rete. Incastonato nella magica generazione dei Mike Maignan, Jonathan David, Sven Botman, un plauso va tributato a Domagoj, padrone per un determinato lasso di tempo, dell’out mancino del club francese, sotto la sapiente guida di Christophe Galtier. L’avvicendamento tra Galtier a Gourvennec, porta “la locomotiva” a retrocedere nelle gerarchie del nuovo mister ai danni prima di Gudmundsson e poi di Reinaldo, la naturale conseguenza è la cessione.

LA CHIAMATA- Il 15 Luglio 2022 però ecco lo “swich”, la chiamata della Salernitana, lesta nell’accaparrarsi le prestazioni sportive di uno tra i laterali più promettenti, ruolo questo costellato da una netta penuria. A scommetterci è l’allora ds Morgan De Sanctis, fermamente convinto delle qualità di Domagoj, perfetto per il modus operandi di Davide Nicola. Bagna il suo esordio con la nuova camiseta il 20 Agosto del medesimo anno, in occasione del secondo tempo del match contro l’Udinese. Il primo assist? Il 30 Ottobre, in occasione di Lazio-Salernitana (Stadio Olimpico), contesa terminata poi con un netto e perentorio 1-3 in favore dei granata. Decisamente fortunata anche la parentesi Nazionale. Nel Novembre 2018 riceve infatti la convocazione Under 21, compagine allora guidata da Nenad Gracan, il 7 Settembre 2020 il debutto con la Nazionale maggiore allenata da Zlatko Dalic, seppur in amichevole contro la Svizzera, disputa conclusasi poi 2-2. Alla luce però della nefasta stagione del club del presidente Iervolino, Salernitana ad un passo dalla retrocessione in Serie B, il quesito da porsi è uno ed uno solo.

Chi scommetterà sulla “locomotiva”?

Perché, alla luce delle sue indubbie ed evidenti qualità, siamo pronti a scommeterci, Domagoj resterà nel calcio che conta.

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