La Venere degli Stracci, opera iconica di Michelangelo Pistoletto, fu data alle fiamme all’alba del 12 luglio da Simone Isaia, un ragazzo con forti problemi psichici. Era rimasto solo lo scheletro in ferro, e l’artista a tale notizia cosi commentò: “ E’ come quando ti dicono che ti è morto un amico, un parente. Una notizia brutta. Per fortuna rispetto a una persona morta, quest’opera può rivivere, si può rifare, però la prima impressione è uguale”.
Ma la sua la Venere risogerà nella stessa piazza Municipio che la vide sorgere, anche grazie alla campagna di crowdfunding ( 22mila euro donati in parte da Cassa Depositi e Prestiti ) promossa da Altra Napoli per supportare la ricostruzione dell’opera. Ad annunciarlo, in occasione di una conferenza stampa a Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, il Sindaco Gaetano Manfredi, con Vincenzo Trione, consigliere del Sindaco e curatore del progetto Napoli Contemporanea 2023, Antonio Lucidi, Vicepresidente di Altra Napoli, e lo stesso Pistoletto, in diretta streaming da Biella.
La sua rinascita farà parte di quel progetto Napoli Contemporanea 2023 che, oltre alla Venere di Pistoletto, ha già aperto anche un’installazione luminosa di Antonio Marras sulle Rampe del Salvatore, chiuse dagli anni Settanta ,e il Coccodrillo di FrancescoVezzoli, nelle segrete di Castel dell’Ovo.
In definitiva come afferma il sindaco Manfredi: “c’è una data, la -nuova- Venere sarà inaugurata ufficialmente il 22 gennaio….e sarà una nuova versione che rinascerà letteralmente dalle sue stesse ceneri “.
Photo Credit Valeria Gigliano