Recentemente la Commissione Europea ha approvato un investimento di 8,1 miliardi di euro dai aiuti per i progetti di ricerca e produzione nel campo dei microprocessori e delle telecomunicazioni. Tutto questo nell’ottica di un progetto Europeo per raggiungere l’apice dell’innovazione tecnologica.
In particolare, parliamo di aiuti di Stato (regolati in alcuni casi dalla Commissione Europea in modo da evitare che alcuni Paesi aiutino indebitamente aziende proprie a discapito di altri stati n.d.r.) che i leader europei hanno approvato per 14 Paesi (tra cui l’Italia) che li investiranno in 68 progetti.
I progetti sono inquadrati come “Important Projects of Common European Interest (IPCEI)” (Progetti Importanti di Comune Interesse Europeo), per cui possono usufruire di un quadro normativo più permissivo.
I progetti che coinvolgono 65 aziende, riguardano molte tecnologie all’avanguardia. Stiamo parlando di connessione 5G e 6G, guida autonoma, IA e computazione quantistica. Secondo le stime, i primi prodotti dovrebbero arrivare già nel corso del 2025, mentre l’intero progetto sarà completato entro il 2032.
Tra le stime troviamo anche un’aggiunta di 13,7 miliardi di euro come investimenti privati che questi aiuti dovrebbero attrarre secondo le stime della Commissione.
