LE FORMAZIONI UFFICIALI:
LAZIO – Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni.
ROMA – Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Wijnaldum, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Belotti.
LA PARTITA
La prima incursione del match è di Zaccagni, bravo nella circostanza Cristante nel fermare l’ex Hellas e far ripartire i suoi. Lazio che insiste, ci prova Luis Alberto dalla distanza, sfera che termina a lato di poco dalla porta difesa da Rui Patricio. Wijnaldum tenta la fortuna con una bordata da fuori, intrigante la combinazione tra Zaccagni e Felipe Anderson, la conclusione del brasiliano si spegne tra le braccia del portiere portoghese. Provedel dice di no alla frustata di Belotti, al 31′ però ecco l’episodio spartiacque, complice l’espulsione di Roger Ibanez, doppio giallo per l’ex Atalanta, il secondo su Milinkovic-Savic. Lo stesso “Sergente” prova a sorprendere da fuori la retorguardia giallorossa, animi che si scaldano con il passare dei minuti, primo tempo che si conclude sullo 0-0, Lazio in undici e Roma in inferiorità numerica. Seconda frazione di gara che si apre con una sostituzione, con Llorente che rimpiazza Paulo Dybala. Biancocelesti vicinissimi al vantaggio con Luis Alberto, bolide dello spagnolo neutralizzato da un super Rui Patricio, numero uno portoghese che si ripete al 62′ su Pedro sventando di fatto la minaccia. Il goal è nell’aria, tanto che al 64′ sono gli uomini di Sarri a pescare il vantaggio: gran tocco di Anderson per l’inserimento di Zaccagni, destro chirurgico dell’esterno che fa esplodere l’Olimpico. Roma che non sta a guardare e che pareggia i conti con l’autogoal di Casale, il tutto fermato dal Var complice una posizione di fuorigioco. Lupa che, nonostante l’inferiorità numerica, alza pressione e baricentro, Provedel è sontuoso su Spinazzola (76′), dopodichè out Zaccagni in luogo di Cancellieri. Fioccano i cartellini gialli, extra time nel quale non accade più nulla. Il derby si tinge di biancoceleste, Roma ko.