LE FORMAZIONI UFFICIALI:
VERONA – Montipò; Magnani, Hien, Coppola; Depaoli, Duda, Tameze, Doig; Lazovic, Ngonge; Lasagna.
LAZIO – Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Immobile, Zaccagni.
LA PARTITA
Verona particolarmente pimpante ed aggressivo in avvio, Lasagna beffa Casale e Romagnoli ma non riesce nell’intento di battere Provedel che fa sua la sfera. Prima parte del match spezzettata, svariati gli errori da una parte e dall’altra, Milinkovic-Savic ci prova direttamente su punizione, palla che sibila alla destra di Montipò. Lazio in difficoltà, Hellas ben messo in campo, al 19′ colossale occasione per i padroni di casa con Doig che spara alle stelle, trascorrono cinque minuti ed è il turno di Ngonge spaventare Provedel che però fa buona guardia. Immobile si divora il vantaggio, Lasagna ci prova con il mancino al volo, bravo nella circostanza Hysaj ad opporsi al tentativo dell’ex Udinese e Carpi. Al 38′ sale in cattedra Provedel, ex Spezia miracoloso su Depaoli, Pedro fallisce l’appuntamento con la rete su perfetta imbeccata da parte dell’ex terzino del Napoli. Ma è proprio Pedro che al tramonto dei primi 45′ fa esplodere lo spicchio di tifosi capitolini: uno-due magistrali con Cataldi, scavetto del centrocampista per il funambolo spagnolo che si gira su se stesso piazzando la sfera nell’angolino, per lo 0-1 ospite. Seconda frazione di gara che si apre con il pari dei padroni di casa al 51′: punizione di Lazovic per la testa proprio di Ngonge che brucia Casale, per l’1-1 dei gialloblù che dopo due giri di lancette potrebbero addirittura mettere la freccia del sorpasso, ancora con Lazovic che coglie un clamoroso palo a Provedel battuto. Doig incoccia ancora contro il portiere biancoceleste, Lazio che accusa il colpo abbassandosi pericolosamente, non riuscendo più a ripartire. Sarri richiama Cataldi in luogo di Vecino, Pedro prova a riaffacciarsi dalle parti di Montipò, chiude in angolo Duda. Immobile (non in perfette condizioni) abbandona il terreno di gioco, al suo posto Felipe Anderson, Hellas che risponde con Gaich per Ngonge. Zaccagni sfiora il raddoppio con la specialità della casa, saranno sei i minuti di recupero decretati dal direttore di gara. L’ultima emozione è targata dalla banda di Sarri, l’occasionissima nel finale è per Zaccagni, colpo di tacco del grande ex che di fatto grazia Montipò.