Svariati gli argomenti toccati in quel di Bologna dal Presidente Federale Gabriele Gravina, circa un tema che, a dirla tutta, è divenuto alquanto stucchevole e desueto, quello del ripescaggio dell’Italia al Mondiale in Qatar. Di seguito alcuni stralci dell’intervista:
“Il perenne parlare del ripescaggio per i Mondiali ci sta rendendo sempre meno credibili. La Nazionale Italiana è fuori dal Qatar, abbiamo perso in campo e pensare ad un ripescaggio è un prenderci in giro e non essere credibili agli occhi dei tifosi”.
Una chiosa degna di nota sulle sue papabili dimissioni connesse a quelle dell’attuale CT, Roberto Mancini:
“Vorrei far capire che un atto del genere avrebbe portato conseguenze negative, pensate davvero che l’abbandono mio e del c.t. dai rispettivi ruoli, avrebbe generato effetti positivi?
E’ sicuramente una fase delicata quella del calcio nostrano, veniamo da un risultato sontuoso (la conquista dell’Europeo), urge ripartire e serve farlo il primo possibile”.
Gravina che dunque batte su un cambio generazionale che, mai come questa volta, pare doveroso, il tutto acuito senza dubbio dall’addio alla Nazionale di Giorgio Chiellini, autentico pilastro, colonna e uomo spogliatoio degli Azzurri.
Sarà finalmente giunto il momento di quelle riforme tanto auspicate negli anni precedenti?
Come si suole dire in questi casi, il tempo è galantuomo ma, se l’intero movimento calcio vuole ripartire, è il momento di dare una sterzata, una vera e propria scossa, occorre voltare pagina, questa volta per il bene reale del nostro campionato e di tutti quei giovani ragazzi che ad oggi, hanno poco spazio nelle rispettive squadre di club.
