LE FORMAZIONI UFFICIALI:
ROMA – Rui Patricio; Mancini, Smalling, Kumbulla; Karsdorp, Pellegrini, Cristante, Mkhitaryan, Zalewski; Zaniolo, Abraham.
ATALANTA – Musso; Hateboer, Demiral, Palomino, Zappacosta; de Roon, Freuler; Miranchuk, Koopmeiners, Pessina; Pasalic.
LA PARTITA
Il primo pericolo del match è per Juan Musso: al 3′ corner dalla sinistra di Pellegrini sul quale si avventa Mancini, colpo di testa del centrale giallorosso intercettato dal miracolo del portiere argentino. Roma in palla, Atalanta compassata, al 18′ è Zaniolo a scaldare i guantoni dell’ex portiere dell’Udinese, problemi per Zappacosta, al suo posto fa il suo ingresso in campo Pezzella. Padroni di casa che, pur senza creare particolari pericoli, si lasciano preferire, intriganti le combinazioni tra Zaniolo ed Abraham, in affanno Palomino e Demiral. Al 32′ la Roma passa: lesto ed abile Karsdorp sull’out di destra a soffiare palla a Pezzella, olandese che lancia lungo proprio per Zaniolo il quale, addomestica in modo delizioso un pallone complesso e con la coda dell’occhio confeziona un cioccolatino che Abraham deve soltanto scarte. Ex Chelsea che si incunea nella voragine lasciata dal duo Demiral-Palomino, fulminando di fatto l’incolpevole Musso. Primo tempo che si conclude con i tentativi, vani, di Koopmeiners e Pellegrini direttamente su calcio di punizione, palla sulla barriera in entrambe le circostanze. Seconda frazione che si apre con una sostituzione per Gasperini, con Muriel che prende il posto di un abulico Pasalic. Atalanta più combattiva, al 51′ è Freuler a sfiorare il pari, risponde presente Rui Patricio che mura il tentativo dello svizzero. Gasperini si gioca le carte Boga e Malinovskyi, in luogo di Pessina e Koopmeiners. Ci prova Mancini, palla alta, cuore e grinta oltre l’ostacolo per Zaniolo ed Abraham, talento azzurro sostituito poco dopo per Veretout. La Roma controlla, un’Atalanta spuntata non riesce ad aggredire il match che termina con la vittoria della Lupa. Decide Tammy Abraham su assist di Zaniolo, nel finale espulsi Mkhitaryan e De Roon.
