Emergenza Coronavirus, Pizzerie in ginocchio: le proposte dell’Associazione Mani D’Oro.

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L’associazione Mani D’Oro di Striano attraverso un lungo comunicato stampa da parte del suo presidente Attilio Albachiara fa sapere che è stata inviata una lettera al Governo con alcune dovute riflessioni e proposte per il mondo del food.

Ecco le proposte al Governo dell’Associazione Mani d’Oro.

L’ appello di Attilio Albachiara:Contributi fino a 30mila euro per le pizzerie in difficoltà

L’ Associazione Mani d’Oro, attraverso il Presidente Attilio Albachiaralancia l’SOS al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in relazione alle gravi difficoltà economiche in cui versano le oltre 150.000 pizzerie italiane, in seguito al lockdown imposto dal Governo per arginare il dilagare dell’epidemia di Coronavirus su tutto il territorio nazionale.

Dopo oltre tre settimane di chiusura di tutte le attività del settore Ho.Re.Ca. la situazione è ormai economicamente insostenibile per tutti gli operatori del comparto food.

L’Associazione Mani d’Oro, che raggruppa tantissime pizzerie su tutto il territorio nazionale, chiede al Governo una immissione di liquidità a sostegno del comparto pizza, proponendo quanto segue:

  • Per le “pizzetterie” e per le pizzerie d’asporto contribuito fino a 10.000,00 euro, di cui il 35% a fondo perduto e il restante 65% da restituire in due anni.
  • Per le pizzerie che ospitano fino ad un massimo di 60 posti a sedere, un contribuito fino a 15.000,00 euro, di cui il 35% a fondo perduto e il restante 65% da restituire in due anni.
  • Per le pizzerie che ospitano oltre 60 posti a sedere, un contribuito fino a 20.000,00 euro, di cui il 35% a fondo perduto e il restante 65% da restituire in due anni.

 “Auspico  – afferma il Presidente Attilio Albachiara – che le nostre proposte possano essere accolte favorevolmente dal Governo. Non chiediamo la luna, semplicemente un minimo di sostegno, una piccola boccata di ossigeno, per consentire alle 150.000 pizzerie dislocate su tutto il territorio nazionale di poter ripartire a testa alta. Non vogliamo regali, ma un minimo di liquidità che intendiamo restituire lavorando con dignità. Se il Governo si fa due conti, comprenderebbe che con questa immissione di liquidità a sostegno delle pizzerie, potrebbe salvare oltre mezzo milione di posti di lavoro

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