In campo allo stadio Olimpico di Roma, Lazio ed Atalanta, match valevole per la 23^ giornata di Serie A. Sarri schiera la formazione tipo, unico illustre assente Pedro. Lo stesso di certo non può dirsi per la Dea, frenata da infortuni e casi Covid che, di fatto, hanno falcidiato la compagine orobica. Spazio dunque al giovane Scalvini nel cuore del centrocampo, con Miranchuk e Pessina che agiranno alle spalle di Piccoli.
LE FORMAZIONI UFFICIALI DI LAZIO-ATALANTA:
LAZIO – Strakosha; Hysaj, Luiz Felipe, Patric, Marusic; Milinkovic, Leiva, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.
ATALANTA – Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Zappacosta, Scalvini, Freuler, Pezzella; Miranchuk, Pessina; Piccoli.
LA PARTITA
La prima potenziale occasione da rete del match è della Lazio: bello il triangolo tra Milinkovic-Savic, Immobile e Felipe Anderson, brasiliano che, sul più bello non controlla la sfera catturata dalla retroguardia orobica. Gara avara di emozioni, match intenso soprattutto nel cuore del centrocampo, da segnalare la prova del giovanissimo Scalvini (classe 2003) che nella prima frazione segue a uomo proprio il numero 21 serbo. Atalanta che si difende con ordine e lesta nel ripartire, Lazio che fa la partita ma che non riesce a rendersi realmente pericolosa dalle parti di Musso. Al 35′ sponda di Piccoli nell’area di rigore biancoceleste per l’accorrente Scalvini che, senza pensarci un attimo, lascia partire un destro secco, sul quale si immola Luiz Felipe. Pezzella e Zappacosta finiscono sul taccuino del direttore di gara, il signor Sozza, poco dopo ci prova Milinkovic, il suo tentativo però si spegne alto sopra la traversa della porta difesa dall’ex portiere dell’Udinese. Ritmi blandi, primo tempo in cui non accade praticamente nulla di rilevante. Seconda frazione di gara che si apre con Pessina protagonista, il suo destro viene bloccato da Strakosha senza problemi. Match bloccato, al 63′ è Zaccagni ad andare a millimetri dal goal del vantaggio, botta al volo che spacca letteralmente il palo alla destra di Musso. Sale in cattedra Miranchuk, primo tentativo del russo sul quale risponde presente Strakosha, poi con un mancino liftato che esce di poco. Ex Lokomotiv costretto ad abbandonare il rettangolo verde pochi istanti dopo, al suo posto fa il suo ingresso Toloi. Al 74′ è però ancora la Lazio a flirtare con l’1-0 con Marusic, destro da fuori che sfiora l’incrocio dei pali. Ribaltamento di fronte con Luis Alberto che tenta la fortuna, destro a giro che non impensierisce più di tanto il numero uno argentino. Dea che controlla ed amministra, Lazio che non riesce a sfondare il muro orobico, tra Sarri e Gasperini è 0-0.