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E’ l’ora della verità. Match da dentro o fuori per il Milan di Stefano Pioli, in campo questa sera al Wanda Metropolitano, tana dell’Atletico Madrid di Diego Simeone. Giornata questa vitale per le sorti del gruppo B, raggruppamento nel quale sono inserite anche Liverpool e Porto. Rossoneri che hanno bisogno di un autentico miracolo, Atletico che ha la possibilità di fare un passo deciso verso gli ottavi di finale di Champions League. Pioli si affida ad Olivier Giroud, attorno al numero 9 graviterà Brahim Diaz. Titolari Kalulu e Krunic.

LE FORMAZIONI UFFICIALI DI ATLETICO MADRID-MILAN:

Atletico Madrid (3-5-2):  Oblak; Savic, Gimenez, Hermoso; Llorente, De Paul, Koke, Lemar, Carrasco; Suarez, Griezmann

Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Krunic, Brahim; Giroud​

LA PARTITA

Partita combattuta sin dai primissimi istanti di gara. Al 5′ grande parata di Tatarusanu sul destro di De Paul, autentico miracolo quello del portiere rumeno, tutto fermo però per un offside sbandierato dalla terna arbitrale. Sguscianti i movimenti tra le linee di Brahim Diaz, apparso in netta ripresa dopo la positività al Coronavirus delle scorse settimane. Pallino del gioco nelle mani del Milan, decisamente più in palla rispetto ai padroni di casa, voglioso di provare a vincere il match. Bello il duello nel cuore del centrocampo tra Kessiè e l’ex centrocampista dell’Udinese. Tra i migliori in campo tra le fila rossonere sicuramente Theo Hernandez, spinta propulsiva costante e lama tagliente nella retroguardia spagnola. Ed è proprio il terzino ex Real Madrid che, al 34′ su cross di Kalulu, tenta la giocata, con un missile terra aria che termina di poco a lato dalla porta difesa da Oblak. Atletico che prova ad alzare il baricentro, regna sovrano però l’equilibrio nella prima frazione di gara che si conclude sul parziale di 0-0. Secondi 45′ che si aprono con il sinistro da fuori di Saelemaekers, dopo un’invenzione nello stretto dello stesso esterno belga, sfera bloccata a terra in due tempi da Oblak. Ribaltamento di fronte e stessa azione ma a parti invertite, con protagonisti Lemar e Tatarusanu. Atletico che si riversa in avanti, con maggiore convinzione rispetto a quanto fatto nei primi 45′. Elettrico Saelemaekers, spina nel fianco, controlla le operazioni Tonali in mezzo al campo. Al 61′ punizione dalla trequarti di Theo, svetta Kjaer che spedisce di testa di poco alto sopra la traversa. Girandola di sostituzioni: entrano Correa e Lodi per l’Atletico, quadruplo cambio ordinato da Pioli con Florenzi, Bakayoko, Messias ed Ibrahimovic sul terreno di gioco. Occasionissima per il Milan al 71′ con Bakayoko: gran lavoro di Ibrahimovic, palla deliziosa per Messias che scarica per il rimorchio del francese, mancino debole sotto misura, si piega a terra Savic che evita guai per Oblak. Milan pericolosissimo. De Paul dalla distanza scalda i riflessi di Tatarusanu, Brahim Diaz crea scompiglio tra le linee. All’85’ Ibra conclude col mancino, miracolo di Oblak che gli sbarra la strada. Un minuto dopo e accade l’imponderabile: grande azione di Theo, palla per Kessiè traversone morbido, si inserisce alle spalle dei difensori Junior Messias che castiga Oblak per lo 0-1 ospite. Atletico vicino al pari con Cunha che, di fatto, si divora l’1-1. Termina 0-1, il Milan sbanca con pieno merito il Wanda Metropolitano, match winner Junior Messias da Belo Horizonte.



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