E’ mercoledì e il mercoledì è sinonimo di Champions League. Quest’oggi è la volta dell’Inter impegnata a San Siro contro lo Shakhtar di Roberto De Zerbi, vecchia conoscenza del campionato italiano, nonchè ex tecnico del Sassuolo. Gruppo D caratterizzato anche dal Real Madrid di Carlo Ancelotti e dalla cenerentola del raggruppamento, lo Sheriff Tiraspol allenato e guidato da Vernydub. Calcio d’inizio alle ore 18,45, obiettivo tre punti per Simone Inzaghi.
FORMAZIONE UFFICIALI DI INTER-SHAKHTAR DONETSK:
Inter: Handanovic; Skriniar, Ranocchia, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Dzeko.
Shakhtar: Trubin; Dodo, Vitao, Marlon, Matvienko; Maycon, Stepanenko; Tete, Pedrinho, Solomon; Fernando.
LA PARTITA
Inter che parte col piede sull’acceleratore, in apertura ci provano Dzeko e Barella, bosniaco murato dalla retroguardia ucraina, centrocampista della Nazionale anticipato, in area di rigore da Vitao. Ex Cagliari ancora protagonista al 12′, bravo nel raccogliere una palla sporca non controllata da Lautaro Martinèz e scoccare il destro, palla che però conclude la sua corsa sopra la traversa della porta di Trubin. Al 16′ si fa vedere anche lo Shakhtar, tiro di Dodo, bloccato a terra da Samir Handanovic. Inter che cresce col passare dei minuti, trascinata da un super Barella, velo di Calhanoglu, destro secco di Lautaro, murato. Al 26′ doppio intervento di Trubin su Edin Dzeko, centravanti bosniaco che mastica amaro, nerazzurri vicini al vantaggio. Ucraini che però non vogliono recitare il ruolo di vittima sacrificale, ci prova Fernando al 31′, il cui tiro a giro termina a lato di un soffio, primo squillo della banda di Roberto De Zerbi. Dopo un ottimo avvio dei padroni di casa, a scuotersi sono gli ospiti. Passano circa 5′ e Lautaro va vicino alla rete, argentino ipnotizzato ancora da un attentissimo Trubin. Numero 10 nerazzurro che pochi istanti dopo viene atterrato in area di rigore, canonico check del direttore di gara, il signor Hategan che però non produce il risultato sperato. Fase finale del primo tempo godibile, continui i ribaltamenti di fronte, tarantolato l’ex centravanti del Racing, sempre presente, sino a questo momento il numero 81 in maglia bianca. L’ultimo squillo del primo tempo è targato Edin Dzeko, il suo destro però si infrange sull’esterno della rete. All’intervallo è 0-0 tra Inter e Shakhtar Donetsk, resiste il punteggio di partenza, merito che va ascritto certamente a Turbin. Calcio d’inizio della ripresa affidato all’Inter, Shakhtar che si ripresenta sul terreno di gioco con un volto nuovo, Marcos Antonio che prende il posto di Stepanenko. Seconda frazione che si apre come si era chiusa la prima, con i padroni di casa vogliosi di sbloccare un match che, col passare dei minuti, si fa sempre più ostico (50′). Inter in costante proiezione offensiva, sempre con Lautàro Martinèz, desideroso di sbloccare la partita (55′). I tempi sono maturi per il vantaggio nerazzurro che, infatti, arriva al 61′ con Edin Dzeko: cross di Ivan Perisic, raccolto da Darmian, rimpallo che poi premia il numero 9 ex Roma che, di potenza, buca la rete di Trubin. Centravanti bosniaco che si ripete al 67′ su splendido lavoro di Perisic, colpo di testa che batte per la seconda volta il portierino classe 2001. Girandola di sostituzioni, Correa fa rifiatare Lautàro, Vidal prende il posto di Barella e D’Ambrosio quello di Darmian. Shaktar che all’82’ ha la possibilità di dimezzare lo svantaggio con Dodò che grazia Handanovic, cogliendo il palo. Le ultime due occasioni sono ad appannaggio dei padroni di casa prima con Sensi, poi con Ranocchia, in entrambe le circostanze risponde presente Trubin. Termina qui il match, Inter che dunque conquista tre punti fondamentali in ottica qualificazione. Questa volta gli ottavi di finale sono davvero ad un passo.