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Classe 1999, trequartista puro, tecnico, veloce e con un’ottima visione di gioco. Nedim Bajrami è l’ultimo prodotto forgiato dal laboratorio Empoli, un laboratorio che anno dopo anno riesce sempre a tirar fuori calciatori appetibili a grandi piazze. Cresciuto in Svizzera nel prestigioso settore giovanile del Grasshopper, è anche lui munito di doppio passaporto, ossia svizzero-albanese, proprio come la maggior parte dei calciatori militanti nella Nazionale svizzera. Trafila in tutte le selezioni giovanili svizzere, dall’U15 fino all’U21, senza mai esordire in prima squadra. Lo ha fatto, però, con l’Albania, dove ha già totalizzato 4 presenze con Edy Reja in panchina.

Chi ha visto l’ultimo campionato di Serie B lo sa: 5 gol e 8 assist in 34 presenze, senza dubbio uno degli uomini copertina nella cavalcata culminata con la meritata promozione in A. Ad Empoli hanno già ammirato un grande trequartista di nome Zajc, e Bajrami può essere il vero gioiello di questa squadra a centrocampo una sorta di “erede” probabilmente anche più dotato tecnicamente e fisicamente: i numeri lo assistono alla grande. Il salto di categoria non l’ha patito per niente, anzi, ha ricominciato così come aveva lasciato. E’ il classico giocatore da mettere dietro le due punte con chance di protagonismo assoluto. E’ molto concreto e ha nel DNA maggiormente il gol rispetto all’assist. Sa comunque fare la differenza anche in questo senso, come dimostrano i suoi numeri delle ultime stagioni. Quest’anno siamo già a 8 presenze e 489 minuti giocati, 2 gol fatti (entrambi su rigore) e 1 assist. Numeri che sono destinati a crescere. Il prossimo anno, con o senza la salvezza del suo Empoli, potrebbe approdare già in una piazza con ambizioni importanti, magari europee.

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