” Clock The Rhythm ” è il nuovo manuale didattico di Pierfrancesco Vairo e Ferdinando Sarno. Il testo si pone come una guida, un aiuto per tutti i musicisti che decidono di dedicare le loro energie allo studio consapevole e, veramente, approfondito del solfeggio ritmico, ingrediente fondamentale per tutti i percorsi di formazione musicale, con lo scopo di esporre tecniche e concetti essenziali per la giusta percezione dei valori musicali e la loro collocazione temporale. Distribuito da Wakepress Edizioni Musicali , in “Clock the Rhythm” ogni musicista, sarà in grado di studiare ed approfondire il seguente manuale che diverrà un “compagno di viaggio” da portare con sé in qualsiasi esperienza musicale. I due scrittori, Ferdinando e Pierfrancesco, prima di essere autori sono soprattutto due musicisti che, per aiutare i propri colleghi, hanno deciso di unire le proprie esperienze e concretizzare studi e conoscenze nella realizzazione di questo volume. Ferdinando Sarno, venticinquenne salernitano, si è avvicinato al mondo della musica a soli 9 anni e si laurea, come percussionista, con il massimo dei voti al Conservatorio di Salerno. Sin da bambino ha sempre partecipato, portando a casa non poche vittorie, a numerosi concorsi anche in teatri di prestigio come il Teatro San Carlo di Napoli. Ha partecipato a vari corsi di perfezionamento, attività seminariali, Master Class nazionali e internazionali e vinto vasti concorsi da solista e da orchestrale. Collabora con prestigiose orchestre in qualità di percussionista e si esibisce in qualità di percussionista solita in concerti nazionali ed internazionali. Pierfrancesco Vairo, musicista, batterista, percussionista e didatta, dal 2020 insegna presso il Liceo Musicale di Torre Annunziata e presso la Scuola Media ad Indirizzo Musicale di Saviano (NA). Ancheblui laureato al Conservatorio salernitano, approfondisce lo studio della batteria con Sergio Di Natale, Maurizio Dei Lazzaretti e frequenta seminari e corsi con Gavin Harrison, Dave Weckl, Simon Phillips, Roberto Gatto, Mike Mangini, Thomas Lang e molti altri.
Questi due giovani professionisti hanno dato vita ad un volume unico e prezioso per tutti coloro che navigano nelle profonde acque della musica.
- Ferdinando e Pierfrancesco, due giovani ragazzi campani con una grande passione in comune: la musica. Parlateci un po’ di voi, quando vi siete avvicinati alla musica, come è cresciuta questa passione in voi ed oggi di cosa vi occupate?
Ferdinando: Io non mi sono avvicinato alla musica, ma sono nato nella musica. Provengo da una famiglia di musicisti e da un Paese definito “Città della musica” – Bracigliano. All’età di 9 anni ho iniziato i miei studi come percussionista e mi sono diplomato e laureato al conservatorio G.Martucci di Salerno con il massimo dei voti. All’età di 12 anni ho vinto il concorso giovanile al Teatro San Carlo di Napoli e a 19 anni ho vinto l’idoneità nell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli. Ad oggi sono docente presso il Liceo Musicale, collaboro con numerose orchestre, teatri e mi esibisco come percussionista solista in tanti concerti.
Pierfrancesco: la musica è di casa avendo mio padre diplomato al conservatorio. Ho iniziato a suonare la batteria fin da piccolo studiando privatamente per poi diplomarmi al Conservatorio di Salerno in Strumenti a percussione. Attualmente insegno al Liceo Musicale e collaboro in qualità di batterista con molteplici artisti sia in studio che dal vivo. - La vostra amicizia invece dove nasce e come?
La nostra amicizia nasce durante gli studi accademici presso il Conservatorio G.Martucci di Salerno. Tutto è nato grazie alla nostra unica passione: la musica. - L’idea del libro quando vi è venuta? Raccontateci un po’ la genesi di “Clock The Rhythm”.
L’idea di scrivere insieme un libro è nata proprio durante gli ultimi anni di studio. Abbiamo deciso di collaborare in questo nuovo progetto con l’intento di permettere ai giovani di avvicinarsi alla musica e di semplificare il loro metodo di studio.
- Il titolo è molto originale, a cosa vi siete ispirati?
Non ci siamo ispirati a nessun volume in particolare, è nato dall’idea che la nostra vita è scandita da tempo e ritmo durante tutte le azioni quotidiane. Grazie a questo titolo stiamo riscontrando un grande successo perché probabilmente è davvero originale.
- Come musicisti quali artisti preferite e, come autori, quali sono i vostri libri/autori preferiti?
Ferdinando: Ludwig Van Beethoven è il mio preferito. Come volumi di studi sono veramente tanti quelli che preferisco, sono un amante dei libri quindi già da piccolo li compravo e cercavo di prendere più informazioni possibili e farle mie.
Pierfrancesco: i miei artisti preferiti sono Steve Gadd, Simon Phillips, Gavin Harrison, insomma un pò tutti quei musicisti che hanno rivoluzionato il modo di suonare la batteria. Per quanto riguarda i libri sono molto curioso a riguardo e cerco di documentarmi nelle possibilità su ogni novità didattica inerente alla musica.
- “Clock The Rhythm” non è un libro per tutti, a chi lo consigliate?
No, Clock the Rhythm è un libro e una guida per tutti i musicisti che decidono di dedicare le loro energie allo studio del solfeggio ritmico, ingrediente fondamentale per tutti i percorsi di formazione musicale, con lo scopo di esporre tecniche e concetti essenziali per la giusta percezione dei valori musicali e la loro collocazione temporale. - Ferdinando dicci un pregio e un difetto di Pierfrancesco e viceversa.
Ferdinando: ha tantissimi pregi: un grande musicista, batterista, percussionista e un ottimo amico. Come difetti non riesco a trovarne uno, posso solo dire che mi accontenta su tutto.
Pierfrancesco: sono troppi i pregi di Ferdinando per poterli elencare tutti oltre al fatto che è un musicista straordinario. Difetti davvero non ce ne sono. - Quali difficoltà avete incontrato nella stesura e, successivamente, nella pubblicazione del romanzo?
Nella stesura non abbiamo avuto tante difficoltà. Invece, nella pubblicazione è stata un po’ dura. Per fortuna dobbiamo ringraziare la casa editrice che ha creduto in noi: Wakepress.
- Come vi siete organizzati con il lavoro? Vi siete divisi gli argomenti e/o i capitoli?
L’organizzazione è stata la nostra prima forza: abbiamo collaborato su tutto, nonostante il Covid e la distanza siamo riusciti a stare sempre a stretto contatto grazie ai social. Ci siamo divisi alcuni lavori ma nulla ha impedito la piena collaborazione. - Il vostro è un sodalizio che resta alle pagine o va oltre il lavoro? Quali sono i vostri progetti futuri?
Il nostro rapporto non è finalizzato solo alla stesura del testo, ma siamo due grandi amici e fratelli. Collaboriamo in sinergia, con fiducia e stima dal punto di vista professionale e musicale.
In nostri progetti sono tanti. Oltre a continuare a suonare insieme in tantissimi concerti, il nostro obiettivo è pubblicare altri volumi in modo da poter aiutare e incentivare tanti giovani ad amare la musica.
Raffaella Iannece Bonora